Mercatino delle ceramiche - IL LAVORO IMPRECISO (E GENEROSO) DELLE MANI

IL LAVORO IMPRECISO (E GENEROSO) DELLE MANI

Il laboratorio di ceramica in lingua inglese per la solidarietà e l’inclusione

 Il 25 e 26 marzo prossimi, presso la sede centrale del Liceo “Francesco Severi” di Frosinone, i bellissimi manufatti ideati, progettati e decorati dagli studenti nel corso delle lezioni del Laboratorio di ceramicain lingua inglesesaranno a disposizione della generosità del pubblico: chi volesse acquistarli sosterrà una sensibile e intelligente iniziativa di solidarietà e inclusione. Il ricavato rimarrà infatti a disposizione dei bisogni degli studenti, a beneficio di coloro che necessitano – per qualsiasi ragione – del sostegno della grande famiglia del liceo.

Ma c’è di più. La docente referente del Progetto, la vulcanicaprof.ssa Teresa Zona, coadiuvata dalla docente di inglese, la prof.ssa Mary De Cicco, con la formula “Il lavoro impreciso delle mani”ha pensato bene a un titolo per l’iniziativa estremamente evocativo, che ci induce a riflettere sulla dimensione “terrestre” del materiale utilizzato: le mani che plasmano con passione la ceramica prima di procedere con la cottura non sono articolazioni di un congegno meccanico, non sono espansioni di un robot. Sono le umanissime, comuni mani degli individui, che ancora, in un’epoca dominata dalle realtà aumentate e dalle prospettive delle intelligenze artificiali, danno vita al miracolo dell’arte. Come accadeva secoli, millenni fa, quando le mani che realizzavano tutto, soddisfacendo i bisogni più elementari, producevano il bello. Anche attraverso l’imprecisione e l’imperfezione, che sono, in definitiva, i tratti dell’originalità e dell’unicità.

Il valore etico dell’iniziativa è evidente: tornare a essere umani, in tutti i sensi, e tornare a credere nei gesti antichi – manualità e accoglienza – che consentono di riappropriarci di ciò che è (o dovrebbe essere) nostro da sempre, e divenire migliori.

Un plauso quindida tutta la comunità educante del “Severi”, in primis dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Antonia Carlini, per le organizzatrici dell’iniziativa, e un grazie di cuore a tutti gli studenti che con grande entusiasmo hanno realizzato i manufatti – oggetti coloratissimi o monocromi, raffinati ed eleganti, bizzarri o semplicissimi - rendendo possibile questo gesto collettivo di altruismo, che si colloca nell’ambito di quelle “buone pratiche” che ogni scuola dovrebbe sempre incoraggiare nei giovani.